Come difendersi dalle fake news

Prima dell’era di internet, per essere informati occorreva leggere un giornale oppure guardare la tv. Oggi, data la possibilità a tutti di comunicare qualsiasi cosa, è sorto il fenomeno delle fake news o notizie false.

Cosa sono le fake news?

Si tratta di storie o annunci sensazionalistici, solitamente condivisi sui social network per coinvolgere emotivamente i lettori, generare attenzione e portare i loro creatori a ottenere redditività dai clic e dalla viralizzazione.

Hanno anche lo scopo di screditare personaggi pubblici o organizzazioni; o convincere le persone a scaricare allegati o fare clic su collegamenti che scaricano o installano virus informatici per rubare informazioni finanziarie, dati personali, nomi utente e password.

Perché ci sono fake news?

Anche se può sembrare esagerato, dietro questa pratica c’è un chiaro interesse economico. Secondo il media internazionale BBC, le piattaforme di fake news negli Stati Uniti hanno raccolto fino a 10.000 dollari per una notizia. Pertanto, la generazione di clic da parte di contenuti condivisi di informazioni ad alto impatto, anche se false, finisce per essere redditizia per i criminali informatici attraverso questo tipo di azioni negative per la società.

Un’altra delle motivazioni per generare fake news è minimizzare gli sforzi compiuti dallo Stato, ad esempio, generando confusione nella gestione di situazioni critiche come il coronavirus e attraverso contenuti sensazionalistici, motivando le persone a fare clic su collegamenti dannosi.

Come diventano virali?

Ciò si ottiene attraverso la comunità virtuale che non dispone di strumenti per riconoscere questo tipo di notizie e condivide informazioni senza essere chiara sulla veridicità delle informazioni, motivata solo dalle proprie emozioni.

È comune trovare catene, audio, video e immagini di WhatsApp senza fonti chiare o che corrispondono ad altri fatti che cercano di generare impatto emotivo e quindi garantire una diffusione massiccia. Sui social network come Facebook è comune la viralizzazione di note provenienti da portali dedicati alle ‘fake news’, e su Twitter spopolano tweet provenienti da account falsi o immagini di presunti messaggi mai esistiti. Inoltre, l’invio di e-mail da utenti sconosciuti o messaggi di testo contribuisce a tale viralizzazione.

Come puoi rilevare che le informazioni sono false?

Prima della condivisione, è fondamentale chiarire la fonte dell’informazione, la sua rilevanza, la data di diffusione e se corrisponde a eventi reali. La migliore pratica è confermare e contrastare le informazioni, verificando che le conclusioni siano coerenti con quelle esposte nei media ufficiali.

Si possono segnalare informazioni false?

Sì, ci sono diversi modi in cui puoi segnalare e contribuire a fermarlo. Se sei su un social network, puoi segnalare il post direttamente lì per rimuoverlo. Come cittadino puoi segnalare fake news sul sito della Polizia Postale.

Per quanto riguarda le catene di WhatsApp, è meglio astenersi dalla condivisione se la fonte non è chiara o il contenuto non può essere verificato.

Dove trovare informazioni reali?

Per trovare notizie vere o verificare se qualche notizia proveniente da un mezzo dubbio corrisponde alla realtà, è molto semplice: bisogna fare riferimento ai portali ufficiali.

Oltre ai portali, anche gli account ufficiali dei social network come Twitter, Facebook o Instagram possono essere spazi digitali di verifica delle informazioni. Nel caso in cui si sappia che un’azienda o un’organizzazione privata fornirà supporto o svolgerà un’azione in questa fase di isolamento preventivo, è sempre possibile fare riferimento ai suoi media ufficiali e lì verificare se le informazioni ricevute sono corrette.

 

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